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YILIAN CANIZARES: Tour italiano per l'artista cubana: jazz, hip hop, Habana sound e classica -

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    Redazione
  • 4 mar 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


YILIAN CANIZARES

YILIAN CANIZARES

ITALIAN TOUR

5 maggio – MASSA – TEATRO GUGLIELMI

6 maggio – AVELLINO – SENZATEMPO JAZZ CLUB

7 maggio – CATANIA – MA (Catania Jazz Festival)

Prima di prendere il suo violino e salire sul palco, Yilian Cañizares rende omaggio ai suoi antenati. Le candele sono accese, le preghiere recitate e le offerte sono state fatte. Dopo, quando le luci di sala si abbassano e il suo gruppo di esperti musicisti sfila davanti a lei, si abbassa a toccare il suolo prima di entrare. “Questo mi fa entrare appieno nel momento” dice la vivace cantante e musicista cubana. “Permette alla musica ed agli antenati di fluire attraverso di me, per raggiungere le persone, anche se non parlano il mio linguaggio. Quando mi esibisco dal vivo entro in trance,” aggiunge con un gran sorriso. “é una sorta di esperienza mistica.”

Tutti quelli che si sono meravigliati per la sua impetuosa miscela di ritmi jazz, classici e afro-cubani, che hanno avuto la pelle d’oca per la sua voce ultraterrena, possono testimoniare di esserne usciti cambiati. Che sia sul palco o in studio di registrazione, ci sono pochi artisti che sono così talentuosi come Yilian Cañizares, nata a l’Avana, stabilitasi in Svizzera verso i trent’anni, con un gran rispetto per il passato e una sensibilità volta al futuro e, oh, un sorriso per il quale morire.

Due acclamati album, l’autoprodotto Ochumare del 2013 e Invocación del 2015, sotto la guida di Alê Siqueira (Roberto Fonseca, Omara Portuondo) hanno rafforzato la sua reputazione come artista innovatrice e capace di attraversare i confini musicali. Non per nulla è stata dichiarata “rivelazione dell’anno” dal settimanale francese Le Nouvel Observateur: con il suo carisma, un mosaico di influenze e la facilità con la quale canta e suona il violino allo stesso tempo, Cañizares è una vera scoperta.

“Il mio suono riflette la ricchezza e la miscela di culture che porto con me oggi,” dice nel suo inglese fluente. “é ciò che sono: donna, cubana, musicista, cittadina del mondo.”

 
 
 

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