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Zibba: da solo sul palco con i suoi "aggeggi"

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 22 gen 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Zibba – Live @ Spazio Teatro89

Milano – 22 Gennaio 2015

Voto: 7,5


Il ligure Zibba è uno dei giovani cantautori più interessanti e promettenti della scena della musica d'autore. Una carriera in costante crescita, segnata da suoi dischi e brani scritti per altri. E' lui l'autore (co autore) del singolo di Emma (“Io Di Te Non Ho paura”) ma ha scritto anche per Cristiano De Andrè ed ha collaborato con Tiziano Ferro nello scrivere per Michele Bravi (“La Vita e La Felicità”) e molti lo vogliono come autore o scrivono con lui (come Zampaglione dei Tiromancino). Interessante anche la sua partecipazione nella sezione giovani di Sanremo 2014 e da ricordare anche nel 2012 la prestigiosa Targa Tenco sezione “Album dell'Anno” (pari merito con “Padania” degli Afterhours) con il disco “Come il Suono Dei Passi Sulla Neve”)

Una delle sue caratteristiche è la versatilità sopratutto sul palco. Se la sua dimensione discografica è quella della band (gli Almalibre) Zibba sul palco riesce ad avere diverse vesti (e tutte credibili). Ultimamente (ha fatto di necessità virtù) gira in tutta Italia semplicemente in maniera acustica (quindi “agile” ed a low coast) per presentare il suo ultimo disco “Muoviti Svelto” uscito nel marzo 2015.

Ma anche in veste acustica e solo Zibba si presenta in maniera differente potendo disporre di più tipologie di set acustici. Così se sinora vi è capitato di vederlo e sentirlo con la sua chitarra acustica ed il suo vocione ora in questo “Farsi Male Tour” il buon Zibba aggiunge nuovi elementi e più che sul fattore umano ha deciso d'investire in tecnologia circondandosi di computer e diversi device elettronici che gli permettono di dare più peso e spessore alla sua performance presentando anche nuovi arrangiamenti.

Il concerto si apre con la “consueta “ sezione completamene acustica ma poi eccolo imbracciare la sua fida Fender verdina ed allargare lo spettro sonoro grazie all'uso di aggeggi elettronici che gli permettono di creare loop personali ed “istantanei”, come dettati dal momento, su cui aggiungere pattern ritmici e basi preregistrate.

Ovviamente gli arrangiamenti ed il cantato si adeguano a questa formula e tutto cambia, sia rispetto al disco, sia rispetto alle versioni live con la band che a quelle per solo chitarra acustica. Il risultato è gradevole, nuovo e stimolante all'ascolto anche se non tutte le canzoni ne traggono vantaggio da questa nuova formula (in realtà sono solo poche tracce in cui si “peggiora” o meglio non si esalta la resa).

Inoltre per l'occasione Zibba ha aggiunto anche il “recitato” nel senso che alcuni brani sono introdotti da brevi ma intense storie scritte per l'occasione e che il pubblico trova in sala sulla sedia raccolte in un colorato “volantino”. Sono piccoli aneddoti introduttivi ad alcune canzoni, le altre invece sono precedute da improvvisazioni di parole e per uno che ama parlare come Zibba ogni volta c'è qualcosa di sorprendente e divertente da ascoltare (inclusi i botta e risposta con il pubblico).

Il repertorio spazia tra il song book del ligure che si fa sempre più corposo (7 dischi incluso il tributo allo storico autore Giorgio Calabresi) e dal vivo recupera anche “Il Mio Essere Buono” scritta per De Andrè.

Così il cantautore di Varazze si presenta con un nuovo volto, quello elettronico, con uno spettacolo, in sostanza riuscito, più pieno, ricco e completo, che sorprende piacevolmente ed alla fine anche diverte.

 
 
 

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